TeresaNon molto tempo fa ho fatto una gita di un giorno con Teresa, suo fratello, la zia e la nonna. Il viaggio è iniziato la mattina e finito la sera. Quando i suoi genitori sono venuti a prenderci a fine giornata, Laura, la mamma, le ha chiesto di raccontarle cosa le fosse piaciuto di più: ”massaggi e concerto” ha risposto; due giochi di pochi minuti che abbiamo fatto insieme mentre aspettavamo il treno del ritorno. Non il viaggio, né l’acquario, né la focaccia o la passeggiata al sole. L’importante era ridere, giocare e stare sempre insieme. Quando, in quale posto o in che modo era del tutto secondario. Qualunque cosa faccia o dica Teresa ti si poggia dolcemente addosso come un foglio di carta velina. Sembra accarezzarti delicatamente ogni volta. Eppure succede che ti stringa con forza e si appoggi con la testa al tuo braccio, solo per essere sicura che tu la possa sentire. Non voglio farmi illusioni, so che la vita di Teresa non sarà facile. Ma so anche che per chi la incontrerà in futuro, come per chi già la conosce, volerle bene sarà così scontato.. |